“Biancaneve il musical”. La recensione.
In scena al Gran Teatro il 18 aprile 2011
Biancaneve il musical incanta la platea del Gran Teatro gremita di bambini e genitori nella tappa romana del tour fissata di domenica pomeriggio. La fiaba dei fratelli Grimm che vede protagonista la candida ragazza con i capelli scuri come l’ebano, le labbra rosse come il sangue e la pelle bianca come la neve Biancaneve viene proposta da una compagnia di giovani attori/ballerini davvero di talento diretta da Enrico Botta.
Il musical è prodotto dalla società viareggina “Live Produzioni”, specializzata nei family show, che ha già portato in scena “Alice nel Paese delle meraviglie”.
Protagonisti eccellenti sono Claudia Cecchini che interpreta una splendida Biancaneve, donando al suo personaggio innocenza, dolcezza e passione e Gian Marco Schiaretti (già apprezzato nelle vesti di Mercuzio nel musical “Giuletta e Romeo” di Riccardo Cocciante, nda) nel ruolo dell’affascinante Principe azzurro che conferma di possedere grandi doti canore. Nel cast spiccano anche Gaetano Caruso nei panni del cacciatore che deciderà di non uccidere Biancaneve, Elisa Marangon e Simona Distefano rispettivamente la malvagia regina e il suo alter ego strega protagoniste di uno degli effetti scenici più riusciti che tra pozioni magiche e densi fumi vede creare la nota mela che avvelenerà Biancaneve.
Entra ed esce dalla scena anche il famosissimo specchio magico con cui la regina si confronta, che assume le sembianze dell’attore comico Paolo Ruffini diventando un saggio specchio che parla con accento toscano.
Immancabili ovviamente i sette nani che in maniera originale assumono nello spettacolo dei nomi diversi da quelli noti della fiaba: Pignolo – il nipote di Dotto – (Edoardo Scalzini), Ortica (Beatrice Mondin), Polline (Alessandro Pini), Porcino (Stella Pecollo), Mieloso (Mikela Rebua), Selavatica (Maria Dolores Diaz), Castagna (Donata Torricelli). Il momento più divertente è quello che li vede scatenati sulle note di un brano dance in cui i simpatici e coloratissimi nani cantano l’inno al proprio lavoro. Sostituisce la famosa canzone disneyliana “Andiam a lavorar” (di cui resta solo il richiamo “Ehi oh”…) ma è di grande impatto (e sarà anche il bis finale).
Un’apprezzabile attenzione è stata rivolta alla rappresentazione del mondo naturale tanto che ritroviamo nel racconto scenico quattro dee “naturalistiche” che richiamano i quattro elementi della natura; la dea acqua (Eleonora Lombardo), la dea aria (Alessandra Devilla), la dea terra (Tiffany Maria Ford), la dea fuoco (Simona Distefano). Sono un incrocio tra dee, fate e winx che indossano dei costumi spettacolari realizzati da Annalisa Benedetti.
Questo è un musical che nasce per portare i bambini a teatro, ed è un impegno encomiabile; infatti quasi tutte le repliche sono pomeridiane (tranne quelle di Pescara e La Spezia già effettuate e di Mestre e Civitanove Marche ad aprile). Nel teatro viene ricreata un’atmosfera da favola che diventa quasi realtà, i tanti bambini assistono attenti alla storia di Biancaneve c’è anche chi, a gran voce, grida a Biancaneve di non mangiare la mela avvelenata e chi esorta il principe azzurro a salvarla.
Biancaneve ci ricorda che bisogna lottare affinché i desideri si possano realizzare, che a volte basta chiudere gli occhi e soffiare perché essi si concretizzino. In particolare questo musical ci ricorda che è bello tornare a sognare come i bambini. Ed in finale Ruffini/specchio magico, nel suo contributo video, ci ricorda che è bello emozionarsi. Da lì lo slogan scelto per questo musical, “Emozionarsi è naturale”…
Claudio Costantino
Un pensiero riguardo “Biancaneve incanta la platea del Gran Teatro. I sette nani a ritmo dance”
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Il più bel musical…