Priscilla, la regina del deserto. La recensione della prima del 24 gennaio 2013
In scena al Teatro Brancaccio fino al 10 febbraio.
Numeri da capogiro per “Priscilla, la regina del deserto” il musical arrivato in scena al Teatro Brancaccio di Roma: 25 performer in scena, 495 costumi, 261 cambi di scena, 60 parrucche, 150 paia di scarpe, 200 copricapo, 60 rossetti e ovviamente il bus Priscilla lungo7 metri e mezzo con annessi 3 ascensori all’interno.
Lo spettacolo, che sarà in scena fino al 10 febbraio, è un evento di enorme portata, a giudicare dai tanti celebri ospiti presenti in teatro sotto i riflettori e dall’aria euforica di attesa che si respira nel foyer, sulla scia del grandioso successo riscosso a Milano (dove “Priscilla” ha registrato 190.000 biglietti venduti in sei mesi di messa in scena, continuando a parlare di numeri favolosi).
Protagoniste le tre drag queen, ottime performer; Bernadette (Simone Leonardi), Tick (Antonello Angiolillo) e Adam (Mirko Ranù) in viaggio verso Sidney tra canguri, koala e teletubbies… un viaggio alla scoperta non solo dell’Australia ma di se stessi, che porterà alla conquista di amici e amori.
Spiccano nel foyer del Brancaccio la grande scarpa argentata con lustrini, l’eccentrico simbolo del musical, e le figure sagomate che riproducono i protagonisti a grandezza reale oltre alle serigrafie originalissime di Luca Giovagnoli che ha trasformato le eroine del musical in icone pop. Straordinario, ovvero fuori dall’ordinario, anche il sipario che per l’occasione riporta una mappa rosa dell’Australia e ricorda agli spettatori anche dove sono localizzati rispetto al lontano continente.
“Priscilla” è sicuramente un musical fantasmagorico, ironico, irresistibile che fa ballare e cantare i numerosi spettatori presenti grazie alla sua colonna sonora che consta 25 hit evergreen tra cui: “It’s raining men”, “I love the Nightlife”, “I will survive”, “Material girl”, “Like a Virgin”, “Finally”, “I say a little prayer”, “True Colors” e “Go West”.
Tanti gli effetti speciali che stupiscono gli spettatori facendoli immergere totalmente in un clima gioioso sotto una pioggia di coriandoli multicolor.
Claudio Costantino
QUI la recensione dell’edizione del 2015