“Non c’è due senza te”. La recensione.
In scena al Teatro de’ Servi fino al 12 maggio 2013.
L’uno è preciso fino alla pignoleria, metro alla mano misura tutto con puntigliosità. L’altro è un cantautore, con i poster di Jimi Hendrix e di Jim Morrison alle pareti, a cui chiede “consigli” e ispirazione creativa. L’uno è salutista, l’altro si fa le canne con le foglie prese dalla piantina di marijuana in balcone. Questa la situazione che propone “Non c’è due senza te”, la divertente commedia scritta e diretta da Toni Fornari, in scena al Teatro de’ Servi fino al 12 maggio 2013.
La scenografia (di Camilla Grappelli e Felice Pellicano) è costituita dai saloni delle abitazioni dei due uomini (affiancati per rendere evidenti e differenze caratteriali).
C’è poi lei, che si divide tra una casa e l’altra e tra l’uno e l’altro marito; tre giorni alla settimana per ciascuno. E’ una scrittrice ed ha trovato la felicità perfetta: la bigamia, anzi la “biandria”.
Ama due uomini, completamente diversi tra di loro, dividendosi tra precisione ed imprecisione.
La commedia di Toni Fornari è interpretata validamente da Claudia Campagnola (la moglie), Matteo Vacca (il marito pedante) e due “figli d’arte”: Marco Morandi (il marito creativo) e Carla Proietti (la manager-amica della protagonista, in alcune repliche sostituita da Alessandra Evangelisti).
I quattro (cinque con la sostituta) attori, molto bravi ed affiatati, danno ritmo a questa commedia divertente, ricca di colpi di scena e dal finale inaspettato.
Il pubblico si diverte molto, apprezzando questa commedia che sa affrontare, con leggerezza, ironia e vivacità, temi attinenti alle relazioni umane, alla stabilità dei rapporti di coppia, ai tradimenti ed alle bugie.
Claudio Costantino