“Cyrano sulla luna”. La recensione della prima del 18 marzo 2014.
In scena al Teatro Vascello fino al 27 marzo.
Alessandro Preziosi porta in scena Cyrano, non il personaggio della commedia di Edmond Rostand, ma l’erudito, lo scienziato seicentesco (Hercule Savinien de Cyrano de Bergerac) che lo ispirò. Propone al teatro Vascello, fino al 27 marzo 2014, “Cyrano sulla luna ovvero l’altro mondo o gli stati e gli imperi della luna di Cyrano de Bergerac”.
In scena un manichino con il naso prorompente, un ripiano con tanti libri, un leggìo. Sullo schermo, alle spalle, scorrono immagini e, nel gioco delle luci, Preziosi dà spazio al suo personaggio, anzi ai suoi personaggi, perché in alcuni testi declamati ci sono anche dialoghi, con lui che si alterna, ad esempio, tra Don Chisciotte e Sancho Panza.
Il personaggio di Cyrano è raccontato in palcoscenico, da Preziosi, da molteplici angolazioni; lo circumnaviga come fa la luna attorno alla terra. Emerge lo studioso senza compromessi, l’eroe lunatico e coraggioso, ma anche l’innamorato timido. Il suo nasone è al centro delle sue pene e dell’ironia…
Preziosi narra di Cyrano passando dalle pagine del suo trattato “L’altro mondo o Gli stati e gli imperi della luna” alla commedia di Rostand, al Don Chisciotte di Cervantes, all’Amleto di Shakespeare. Alla fine la sua rappresentazione è anche una summa delle esperienze teatrali di Alessandro (che ha portato in scena il Cyrano de Bergerac e l’Amleto).
Si comprende che l’eroe-non-eroe lo affascina, lo coinvolge, lo ha pienamente conquistato. Il cavaliere senza macchia e senza paura, che soffre per il suo sgraziato aspetto e per l’amore che non riesce a dichiarare, è di un’attualità straordinaria; proprio perché non è monolitico ma complesso e contraddittorio.
Una grande prova di recitazione di Alessandro Preziosi a cui il pubblico del Teatro Vascello ha tributato in finale lunghissimi e meritati applausi.
Brunella Brienza