La poesia sonora dei Genesis nel nuovo album di Francesco Gazzara

Il 4 novembre 2014 esce il doppio album (acquistabile nelle versioni CD digipack e vinile gatefold pubblicati dall’etichetta Irma Records) “Play me my song” di Francesco Gazzara o meglio “Gazzara plays Genesis” come si legge in copertina.

Gazzara, virtuoso del pianoforte e delle tastiere “vintage”, è un profondo conoscitore del mondo prog e dei Genesis, ma non solo (con la sua band acid jazz ha tenuto concerti anche a Londra e Tokyo, e sue musiche sono state utilizzate persino nelle celeberrima serie televisiva americana “Sex And The City”). Con questo doppio album strumentale l’artista rilegge con grande sentimento i brani dei Genesis da solo o con un  ensemble, di alto valore, di archi e flauto/sax/clarinetto.

album_cover_hiresEmblematica la data di uscita del disco: il 4 novembre 1969 i Genesis tennero il loro primo concerto alla Brunel University di Londra; 45 anni dopo arriva questo omaggio particolare che scava nell’anima del sound genesisiano, che rivela poesia sonora. Una produzione curata nei particolari, a partire dalla copertina che si richiama a quella celeberrima di Paul Whitehead realizzata per il 33 giri “Nursery cryme” del 1971 con la bambina con la mazza da croquet (con la quale ha già decapitato diversi bimbi, le cui teste giacciono sparse attorno a lei). Ora la bambina è cresciuta ed è diventata una corpulenta signora, a sottolineare gli anni che passano, ma pure una musica che resta giovane e vivace, anche grazie ad operazioni come questa.

Tutto nasce dalla registrazione di esecuzioni di Gazzara con lo splendido  pianoforte Bosendorfer Grand Coda presso la celebre Sala Assunta della Radio Vaticana. Poi si è proceduto alle sovraincisioni delle altre tastiere (organo, hammond, mellotron, sintetizzatori) ed agli interventi dei colleghi musicisti (Fabrizio Paoletti al violino, Giorgia Pancaldi al  violoncello, Dario Cecchini ai fiati) e di Giulia Nuti alla viola (registrata a Firenze).

Sull’asse Città del Vaticano-Anguillara-Firenze si realizza un progetto notevole, di grande gusto  e ben realizzato nelle sonorità, nella confezione e nella grafica, che ha il supporto di Stefano  Corato (responsabile dei programmi di Radio Vaticana, che ha curato la produzione e l’assistenza al mix), Mario Giammetti (studioso, massimo esperto dei Genesis in Italia) e di Paolo Carnelli (critico musicale, che si è occupato della presenza web di Gazzara play music). Un progetto accarezzato da tempo, tanto che nel precedente disco “Piano Room” appariva già una splendida versione di “Watcher of the Skies”(da LP dei Genesis “Foxtrot” del 1972) che resta uno dei fiori all’occhiello di questo disco.

Francesco Gazzara

Francesco Gazzara

Si propongono 19 brani dei Genesis del decennio 1970-1980, che non hanno sbavature, merito dall’aver passato al setaccio le partiture, a volte riscrivendole di sana pianta e poi degli arrangiamenti, delle esecuzioni, dei missaggi. Ecco la tracklist: For Absent Friends / Seven Stones / The Musical Box / Horizons / Watcher Of The Skies / Time Table / Dancing With The Moonlit Knight / Firth Of Fifth / After The Ordeal / The Cinema Show / The Chamber Of 32 Doors / The Lamia / Mad Man Moon / A Trick Of The Tail / One For The Vine / Blood On The Rooftops / Duke’s Travels / Duke’s End.

Il primo CD si avvia con una lirica “Horizons” (Foxtrot) eseguita con il solo pianoforte, poi le varie esecuzioni con l’ensemble, che avvolgono in atmosfere rock progressive e classicheggianti ma anche dalle venature jazzistiche. In evidenza l’irruenta “The Knife” (Trespass, 1970) eseguita tutta da solista, nell’intreccio di tastiere.

Sembra incredibile, ma c’è ancora da meravigliarsi su brani che conosciamo a memoria, con cui siamo cresciuti, che libri e magazine ad essi dedicati hanno approfondito fin nei minimi particolari. Gazzara e company hanno il merito di dare nuova vita(lità), con un profondo approccio emotivo, a composizioni leggendarie.

Segnaliamo infine che domenica 16 novembre alle ore 16.00 al Planet Live di Roma ci sarà la presentazione di “Play Me My Song”. Interverrà una delle firme storiche del giornalismo musicale, Armando Gallo (che illustrerà pure la sua nuova app per Ipad dedicata ai Genesis).

Gaetano Menna

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