Teatro Olimpico: Salemme tra tradizione ed innovazione. Grande successo della prima

Sogni e Bisogni, Incubi e Risvegli. La recensione della prima del 16 dicembre 2014.
In scena al Teatro Olimpico fino al 25 gennaio 2015.

Con “Sogni e Bisogni” (scritta vent’anni fa ed ispirata al romanzo di Alberto Moravia “Io e lui”) Vincenzo Salemme si propone come l’ultimo Pulcinella del teatro napoletano. Infatti è una sorta di personaggio della commedia dell’arte quello che porta in scena, indossando il vestito bianco e la maschera rossa in viso. Un po’ commedia dell’arte, un po’ psicanalisi, un po’ teatro innovativo che coinvolge il pubblico.

Il suo infatti è un Pulcinella un po’ particolare dal momento che il personaggio interpretato è…  il pene. L’organo sessuale si è staccato dal triste e grigio Rocco per acquistare autonomia. Agisce con arguzia (come Pulcinella)  e spinge il suo (ex) padrone a non arrendersi alla mediocrità, ma a continuare a sognare (tematica spesso toccata da Salemme nelle sue commedie e nei suoi film).

Commedia di forte impatto comico, dai toni farseschi, con un cast affiatato e con uno strepitoso Salemme che si diverte, come ormai fa nelle sue ultime commedie, ad oltrepassare la quarta parete per scendere in platea, coinvolgere il pubblico ed improvvisare.

Attinge dalla tradizione anche il prevedere nei ruoli femminili attori di sesso maschile,cosa che accentua il paradosso e la comicità della rappresentazione.

Nei panni del tronchetto  della felicità – come definisce l’organo ribelle ai condizionamenti e fattosi uomo – in una raffica di battute, per una volta Salemme accantona del tutto le sue macchiette (come il postino) per regalarci un personaggio visionario ed innamorato  della vita, che lotta per non essere represso è che aspira alla felicità. Come Pulcinella, per l’appunto.

Claudio Costantino

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