Teatro Eliseo: Arancia Meccanica e gli interrogativi di Burgess sulla reazione alla violenza

foto di Francesco Squeglia

TEATRO ELISEO
da 26 aprile a 15 maggio 2016

ARANCIA MECCANICA
di Anthony Burgess

con
Daniele Russo
Sebastiano Gavasso
Alessio Piazza
Alfredo Angelici
Martina Galletta
Paola Sambo
Bruno Tramice

Musiche
Morgan

Regia
Gabriele Russo

Arancia Meccanica” con la regia di Gabriele Russo – in scena al Teatro Eliseo dal 26 aprile al 15 maggio – non è l’adattamento del romanzo del 1962 (“Un’arancia a orologeria”) o del celebre film che nel ’71 ne ricavò Stanley Kubrick, ma il testo teatrale che, a partire dal suo libro, Anthony  Burgess scrisse nel ’90 per la Royal Shakespeare Company.

Nella prima parte l’azione, ambientata in un futuro non lontano e in una qualsiasi possibile grande città, descrive i crimini di Alex e della sua banda di giovani teppisti. Nella seconda parte lo spietato e incosciente protagonista, condannato a 14 anni per omicidio, accetta di sottoporsi a un esperimento di pseudo riabilitazione in base al quale gli vengono instillate reazioni di insormontabile disgusto fisico ogni qualvolta sorgano in lui stimoli di violenza o anche solo di libidini, annullando completamente il suo libero arbitrio.

Recenti fatti di cronaca, nera ed italiana, collegano immediatamente i protagonisti dell’opera al nostro presente, suscitando emozioni e reazioni contrastanti.

Russo si allontana dalle suggestioni kubrickiane, consegnate alla notorietà universale ed alla storia del cinema, per “ritrovare intatta – come sottolinea nelle note di regia – quella necessità di Burgess nel proporre argomenti dai toni forti, capaci di scuotere le coscienze e suscitare domande legittime sulle possibilità di reagire, nel nostro tempo, alla violenza, gratuita o scientemente programmata”.

Le scene sono di Roberto Crea, le musiche originali di Morgan, i costumi di Chiara Aversano, il disegno luci di Salvatore Palladino.

B.  B.

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