Teatro Quirino: all’apice del male oscuro

“Notturno di donna con ospiti”. La recensione della prima di 1 novembre.
In scena al Teatro Quirino fino al 6 novembre 2016.

Notturno di donna con ospiti”, in scena al Teatro Quirino, è un testo profondamente attuale, ipnotico, drammaticamente onirico.

Siamo agli inizi degli anni Ottanta nell’hinterland napoletano, in un piccolo agglomerato. Adriana (Giuliana De Sio) è una donna che trascorre la notte in preda ad un sogno-incubo, affollato di fantasmi del passato e del presente e poi della figura amata ma ingombrante della madre che ha condizionato le sue scelte e del padre la cui perdita l’aveva profondamente scossa.

Giuliana De Sio da vent’anni porta in scena questo particolarissimo testo dell’indimenticabile Annibale Ruccello, contando più di 850 repliche e, per la sesta volta, lo propone a Roma. Il suo è un omaggio costante al grande drammaturgo campano che ha saputo scandagliare come pochi la psiche umana.

La regia è di Enrico Maria Lamanna. In scena anche Gino Curcione, Rosaria De Cicco, Andrea De Venuti, Francesco Di Leva, Luigi Iacuzio.

De Sio è strepitosa; riesce a caratterizzar in tutte le sue sfaccettature il suo personaggio ed il suo grandissimo dramma interiore. “Il personaggio di Adriana – ha detto l’attrice – mi succhia energia vitale, ma va bene così”.

Ci sono nel testo richiami al teatro edoardiano ma anche al cinema degli anni ’70 (i thriller di Scorsese e Kubrick).

Si ride pure in questo lavoro,con personaggi pittoreschi e sopra le righe. L’incubo – che porta la donna a contatto con i fantasmi che ha voluto allontanare ma da cui ora si fa sedurre – è un percorso corrosivo, di autodeterminazione;  porta a galla il malessere interiore di una donna-bambina, fragile ed ingenua, che forse non è voluta crescere.

Il sogno è l’apice del male oscuro. La protagonista, nel suo subconscio, vuole uscire dall’asfissiante (e non solo per il caldo estivo) situazione reale. Lo fa nel modo più tragico possibile.

Claudio Costantino

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