“L’eternità dolcissima di Renato Cane”. La recensione della prima del 3 novembre.
In scena al Teatro Brancaccino fino al 6 novembre 2016.
Mentre gli spettatori si accomodano in sala Renato Cane (Marco Vergani) è in palcoscenico accovacciato a frugare nella sua valigetta di rappresentante della Bretafarm (una industria di medicinali) mentre si ascoltano le note della canzone “What a wonderful world” di Louis Armstrong . Poi le luci si spengono e rivolgendosi alla platea dice in un soffio la battuta iniziale: “Mi chiamo Renato Cane e sto morendo”.
“L’eternità dolcissima di Renato Cane” è il suggestivo monologo scritto da Valentina Diana, diretto con grandi capacità da Vinicio Marchioni e portato in scena al Teatro Brancaccino da uno straordinario Marco Vergani Testo profondamente tragico e incredibilmente comico, fantasioso e concreto allo stesso tempo.
Marchioni supera a pieni voti il suo impegno alla regia. “Il mio, come regista – dice – è un occhio esterno che cerca di guidare al meglio e di portare al massimo quelle che sono le potenzialità sia della scrittura sia dell’attore che interpreta”.
L’allestimento scenico, previsto dal regista, gioca sul simbolismo. La moglie è un vestito appeso ad una stampella calata dall’alto, il figlio è rappresentato da un joystick di Playstation appeso ad un filo. In un contesto semioscuro Renato Cane racconta come abbia scoperto di essere ammalato di tumore e come abbia acquistato, da una particolare impresa di pompe funebri, il kit che gli assicurerà la dolcissima eternità.
Un testo particolare quello di Valentina Diana – dolcissimo (è proprio il caso di dire) e grottesco allo stesso tempo – sul tema della morte che in qualche modo esorcizziamo. Osserva ancora il regista: “Viviamo in un epoca in cui il profitto sembra essere alla base di tutto, e contemporaneamente questa stessa società ci allontana dall’idea della morte, non se ne parla mai o sempre di meno”.
In sala tra gli spettatori della prima al Brancaccino anche Francesco Montanari che, come Marchioni, è stato amato protagonista del pubblico nella fiction televisiva di successo “Romanzo criminale”.
Carla Pillitu