“Un’ora di tranquillità”. La recensione della prima.
In scena al Teatro Quirino fino all’ 8 gennaio 2017.
Possiamo dirlo con sano orgoglio italico? La versione di Massimo Ghini della commedia francese di Florian Zeller, “Un’ora di tranquillità” – che ha debuttato al Teatro Quirino il giorno di Natale e che sarà in scena fino all’8 gennaio 2017 – è molto più bella, dinamica e divertente dell’originale proposta a Parigi.
Quella francese ha un allestimento scenico vintage (un mobile zeppo di vinili a sottolineare che il protagonista è un collezionista di 33 giri), il ritmo è lento, i personaggi sono tristi. Si vede che Ghini, come regista, ha lavorato molto sull’adattamento, dando freschezza e valorizzando il testo di Zeller. Mantiene l’ambientazione francese ma prevede una scenografia completamente differente (realizzata da Roberto Crea): un moderno salone tutto bianco, con una grande finestra ovale che affaccia precisa sulla Torre Eiffel. La passione per la musica del protagonista (interpretato da Massimo Ghini) è dimostrata invece da alcuni vinili affissi alle pareti come quadri.
Soprattutto il regista ha lavorato sul ritmo, incalzante, ed ha previsto personaggi volutamente eccessivi, improbabili ma, proprio per questo, ancor più divertenti. Sono delle caricature il muratore polacco Leo che in realtà è portoghese (Luca Scapparone), il figlio metallaro Sebastien (Alessandro Giuggioli), l’inquilino asfissiante del piano di sotto Pavel, lui però polacco doc (Claudio Bigagli).
La commedia si avvia con una narrazione cinematografica, con un filmato girato a Parigi dove si vede Ghini uscire di casa e recarsi verso i banchetti di dischi sul lungosènna, dove acquista un 33 giri di jazz a lungo ricercato. Corre quindi a casa con la voglia di trascorrere un’ora di tranquillità ad ascoltare il disco. E dal video si passa al palcoscenico.
In realtà una girandola di eventi – che riguardano la moglie Nathalie (Galatea Ranzi), l’amante di lei Pierre (Massimo Ciavarro), l’amante di lui Elsa (Marta Zoffoli),il figlio, gli operai in casa, il vicino – impediranno il desiderio di Michel di musica e tranquillità. La compagnia di bravi interpreti ha saputo rendere questa commedia una macchina oleata di travolgente comicità.
Non avrà Michel un’ora di tranquillità, ma avremo noi un’ora e 40 di divertimento garantito…
Claudio Costantino