Teatro Brancaccino: l’amore al femminile si costruisce con le brugole

Metafisica dell’amore. La recensione della prima.
In scena al Teatro Brancaccino fino al 30 dicembre 2016

Si chiamano “Le Brugole” come l’attrezzo per montare i mobili componibili di Ikea. Il perché lo spiegano nel corso del loro spettacolo: due gay che stanno assieme una notte, l’indomani si  presentano e ognuno va per la sua strada; due lesbiche che stanno assieme una notte, l’indomani si presentano e… vanno da Ikea a comprare i mobili perché hanno bisogno di rapporti stabili, di certezze.

“Metafisica dell’amore” è lo spettacolo che ha lanciato Le Brugole cinque anni fa ( in scena al Teatro Brancaccino di Roma dal 28 al 30 dicembre 2016), scritto da Giovanna Donini, con Roberta De Stefano e Annagaia Marchioro. Racconta l’amore tra donne e lo fa con tanta ironia e allegria; sa dissacrare e divertire.

Battute scoppiettanti su vizi e virtù delle donne, su come approcciano, come si corteggiano, dove si incontrano. E poi su come stabiliscono una relazione, sulle difficoltà dello stare assieme; su amori che nascono ed altri che cessano.

Roberta e Annagaia – molto brave e padrone della scena – sanno toccare con leggerezza anche temi delicati come quello del rapporto con i genitori, del coming out. E, nella seconda parte dello show,  affrontano il tema della sessualità ed anche delle posizioni dell’amore, facendo morire dal ridere la platea. Le Brugole raccontano, cantano e ballano; propongono un’analisi spietata (ma sempre con il sorriso sulle labbra) dell’amore al femminile. Nel rapporto di coppia non c’è  – spiegano in palcoscenico – chi fa l’uomo e chi fa la donna, ma c’è chi parla tanto e chi parla poco.

Pian piano le due protagoniste “montano” uno spettacolo davvero divertente. Coinvolgono il pubblico, sollecitano applausi, giocano con gli spettatori.

La forza dello spettacolo, interpretato da Roberta De Stefano e Annagaia Marchioro, è di prendere benevolmente in giro la comunità lesbica; danno vita a una carrellata di personaggi esilaranti, tutti alla ricerca di amore: la psicopatica, la milanese, l’artista, la fricchettona, la ex…

Le due attrici guardano con spirito critico il mondo tutto al femminile, facendo emergere i luoghi comuni, le debolezze, le contraddizioni, le difficoltà, facendo esaltare l’Amore con la “A” maiuscola, la capacità di emozionarsi, ma sempre cogliendo il lato comico della vita.

Claudio Costantino

 

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