Notte New Trolls. La recensione del concerto.
In programma al Teatro Brancaccio il 13 febbraio 2017.
I cinquant’anni dei New Trolls andavano festeggiati ed è riuscito il miracolo di vedere assieme sul palco del Teatro Brancaccio a Roma quasi tutti i protagonisti di questo gruppo così leggendario (mancava però all’appello Vittorio De Scalzi, uno dei padri fondatori della band).
Nico Di Palo , Ricky Belloni, Gianni Belleno, Giorgio Usai con l’apporto di Alex Polifrone (batteria) e di Andrea Cervetto (basso e chitarra) hanno proposto il live “Notte New Trolls”.
Tra le varie varianti newstrolliane (Mito, Cuore, Storia, Leggenda, UT) questa formazione è quella più hard rock, molto impostata sulla chitarra di Ricky Belloni, anche se c’è stato, in circa due ore e mezzo di concerto, spazio per tutti.
Un suono “duro” grazie alla chitarra di Belloni, all’organo vintage i Usai ed alla doppia batteria, con Belleno jolly che si è alternato, oltre che alla batteria, anche al canto ed al basso, permettendo così di far passare, in alcuni brani, Cervetto dal basso alla chitarra ritmica e solista.
Due batterie, due chitarre, l’organo di Usai che ha dato un calore vintage ai brani e, soprattutto, i vocalizzi di Di Palo, che sono il marchio di fabbrica di sempre dei New Trolls. Di Palo è stato il più applaudito di tutti. La sua storia musicale, le sue vicende personali – come l’incidente automobilistico di vent’anni fa che è stato raccontato da Gianni Anastasi nel libro “Nico Di Palo. Il rumore dell’ impatto” edito da Aereostella nel 2007) – hanno profondamente toccato i fans che hanno voluto manifestargli il loro affetto e lo hanno richiamato al centro del palco per l’esecuzione di “Aldebaran”. Non è mancato il ricordo toccante di un altro componente storico del gruppo, Giorgio D’Adamo (scomparso due anni fa), a cui la band ha dedicato la canzone “Una miniera”.
Il concerto è iniziato con lo scorrere di immagini di eventi storici di questi 50 anni trascorsi, unendo i fatti del mondo con le canzoni dei News Trolls. Una lunga carrellata a ricordare come la musica di questa band abbia accompagnato, per mezzo secolo, e sia stata profondamente legata alla vita.
Nel repertorio della serata tutte le modalità espressive del gruppo, che ha saputo alternare canzone pop, rock, progressive, jazz, ed anche musica classica (con gli straordinari “Concerto grosso 1 e 2” e con Mussorgsky di “Una notte sul monte Calvo”).
Insomma il Brancaccio ha ospitato una serata di grande musica con la band che prosegue il tour nei teatri fino alla fine di marzo. Prossime tappe a Legnano (MI), Firenze e Rimini.
Claudio Costantino