Teatro Eliseo: “Romeo e Giulietta”, un dramma borghese al di fuori del tempo

“Romeo e Giulietta”. La recensione.
In scena al Teatro Eliseo fino al 5 marzo 2017.

Piace e conquista il Teatro Eliseo, “Romeo e Giulietta” nella versione diretta da Andrea Baracco. Il regista trasforma la tragedia shakespeariana in un dramma senza tempo, per certi versi contemporaneo.  L’antagonismo tra le famiglie dei Montecchi e dei Capuleti sono in fondo una guerra mercantile all’interno della borghesia , tesa a salvaguardare i propri affari, le proprie holding.

I personaggi  – Romeo interpretato da Antonio Folletto, Giulia impersonata da Lucia Lavia e Mercuzio portato in scena da Alessandro Preziosi –  vestono abiti contemporanei, fumano, vivono il presente.

Il regista elimina l’ambientazione nel passato, scarnifica l’orpello per giungere al nocciolo del dramma raccontato, quei quattro giorni in cui la vicenda di Romeo e Giulietta si consuma e diventa atto di accusa contro un mondo che si è imborghesito ed è proteso solo sulle cose materiali.

In questo contesto il ruolo di Mercuzio è ancor più incisivo, più corrosivo e Alessandro Preziosi gli dà nuovo volto e pregnante significato. Questo personaggio si rivela “ambiguo e pornografico, né maschio né femmina”, come lo descrive il regista. Baracco poi sottolinea: “Shakespeare elimina troppo presto Mercuzio, perché egli è un intruso, perché egli è un essere monologante, perché con lui tra i piedi non è possibile nessuna tragedia. Perché è lui ad essere la tragedia”.

Due ore e mezzo di grande teatro in cui Shakespeare, attualizzato, mostra la sua valenza universale e al di fuori del tempo.

Brunella Brienza

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