Cuccarini e Ingrassia al Teatro Olimpico: nuove rotte di vita per la famiglia

“Non mi hai più detto ti amo”. La recensione della prima del 20 novembre 2018.
In scena al Teatro Olimpico fino al 16 dicembre.

Non mi hai più detto ti amo” – al Teatro Olimpico fino al 16 dicembre – è una deliziosa commedia scritta e diretta da Gabriele Pignotta, che riporta in palcoscenico la coppia  Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia dopo vent’anni dalla loro rilettura di “Grease”. Con loro Raffaella Camarda, Francesco Maria Conti, Fabrizio Corucci.

In scena una famiglia “borghese” come tante: lui medico di base, lei architetto che non esercita la sua professione per dedicarsi totalmente alla famiglia e due figli universitari.

La mamma-moglie è il perno della famiglia, quella che dirige, coordina, stimola, accudisce. Una figura moderna, forse retaggio del passato ma che resta centrale e fa comodo a tutti. Ma cosa succede se la donna vuole uscire dalla “gabbia” in cui è, volente o nolente, rinchiusa? Senz’altro destabilizza tutto il nucleo familiare.

Questo il tema approfondito in una commedia che diverte molto ma che fa riflettere molto. Ci si chiede – con garbo, leggerezza, ironia – qual è il ruolo della famiglia oggi? Qual è quello della donna? E’ giusto che una donna, anche a 50 anni, voglia riappropriarsi della propria vita, delle proprie ambizioni, dei propri desideri, realizzarsi e non annullarsi nel quotidiano?

Indubbiamente alla modifica del ruolo del contesto di uno dei soggetti familiari le conseguenze sono per tutti. Se muta un componente del nucleo, tutti devono necessariamente cambiare. E tutti, nessuno escluso (neppure il paziente invadente del medico), devono fare la loro parte.

Commedia attuale sul modus operandi e sulle esigenze attuali del gruppo (cellulari, WhatsApp, Walking Dead in tv). Il racconto è coinvolgente e imperano i sentimenti che sono poi la forza del cambiamento.

Ma quello che emerge forte come messaggio è il ruolo della famiglia che, in quest’epoca di transizione, di instabilità, è la certezza, la presenza viva che fa argine alle derive.

Superlativo tutto il cast con gli attori, a partire dai due big, che sanno proporre tutte le facce di personaggi complessi: fragili e forti, sensibili e pervicaci,  altruisti e egoisti allo stesso tempo.

La scenografia mobile di Alessandro Chiti ci conduce nei vari ambienti narrativi: la casa, lo studio medico di lui, lo studio di architetto di lei.

Guest star nella prima romana il cantautore Giovanni Caccamo, rivelazione del Festival di Sanremo e autore delle musiche dello spettacolo. Canta dal vivo la sua canzone “Se partissimo domani“,

Dietro di lui, la “famiglia” cerca nuove rotte di vita.

Claudio Costantino

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