“La piccola bottega degli orrori”. La recensione della prima del 3 dicembre 2019.
In scena al Teatro Sala Umberto fino al 22 dicembre.
Il musical, anzi l’off musical, “La piccola bottega degli orrori” – “Little shop of horrors” con testi e libretto di Howard Ashman e musiche di Alan Menken, ispirato dal racconto del 1932 “Green Thoughts” di John Collie – è un classico esempio di contaminazione cinema-teatro. Il film del 1960 ispira il musical del 1982, che a sua volta ispira il film del 1986.
In Italia approda nella stagione 1988/1989 grazie alla Compagnia della Rancia e vede alternarsi in palcoscenico, nei panni del commesso Seymour, Michele Renzullo e Giampiero Ingrassia. Trent’anni dopo – nella nuova edizione prodotta da Alessandro Longobardi con l’adattamento e la regia di Piero Di Blasio – Seymour è ancora una volta Giampiero Ingrassia.
L’attuale edizione, a nostro avviso, è una delle più belle messe in scena. Indovinata l’idea di far interpretare Audrey II (la pianta carina, famelica e diabolica) da Lorenzo Di Pietro – in arte Velma K – una delle più apprezzate drag queen internazionali. Ma tutto il cast è di altissimo livello e vede come protagonisti principali, oltre a Ingrassia, Fabio Canino (Mushnik) e Belia Martin (Audrey).
Una sottolineatura sulle doti, oltre che attoriali, di ballerino di Fabio Canino, da segnalare a Milly Carlucci per il programma tv “Ballando con le stelle”… scherziamo naturalmente.
Le coreografie, la scenografia rotante (che passa dalla bottega allo studio dentistico) ed i costumi eleganti e variopinti sono il valore aggiunto. Intriganti e coinvolgenti i brani musicali che sono quelli originari di Alan Menken, proposti in italiano (direzione musicale di Dino Scuderi).
Lo show fa ridere e rabbrividire, fa ballare e divertire, fa riflettere e fare l’esame di coscienza: cosa siamo disposti a fare per conquistare il potere e il successo? C’è in fondo una pianta malvagia nell’essere umano che può crescere, devastare e portare alla follia?
La conclusione è un po’ amara: il male conquisterà il mondo. Ma l’amarezza è seppellita dalle risate e dalla voglia di ballare.
La prima romana del musical ha richiamato davvero tanti ospiti, come poche volte si è visto. Tra gli altri Lorella Cuccarini (che con Ingrassia ha portato in scena una grande edizione di “Grease”), Alberto Matano, Raffaella Camarda, Vladimir Luxuria, Patrizia Pellegrino, Barbara Foria, Teresa Federico del trio Ladyvette, Beppe Convertini, Gianluca Mech, il ballerino Samuel Peron, Pietro Genuardi, Stefania Orlando, Francesco Foti, Silvia Salemi, Roberta Beta, Giorgio Lupano, il regista Angelo Longoni, Giancarlo Magalli, Stefano Pantano, il comico Greg.
Un ricco parterre, una platea affollata, i tanti prolungati applausi e richiami sul palco del cast a fine recita, sono il segno che questo musical – trasgressivo, ironico, intrigante, coinvolgente e stupefacente – è, ancora una volta, un grande successo.
Brunella Brienza