TEATRO COMETA OFF
dal 28 al 31 gennaio 2020 (ore 10 e 12)
Rassegna ProjectScuola
ASCOLTA, ISRAELE
con
Cristina Colonnetti
Giacomo De Rose
sound design
Marco Terracciano
video/light design
Gerardo Filocamo
regia
Valeria Freiberg
Tornano le matinée dell’ “Associazione Ariadne – Compagnia Teatro”, a Roma, al Cometa Off, con “Ascolta, Israele”; in scena dal 28 al 31 gennaio, all’interno della rassegna ProjectScuola. La raffinata regia è di Valeria Freiberg. Lo spettacolo è proposto in occasione della celebrazione del “Giorno della memoria”.
“Ascolta, Israele” è una narrazione documentaristica, un tentativo artistico di trovare un’identificazione della realtà scenica con la realtà storica. Per riflettere sull’Olocausto e coinvolgere il mondo della scuola a cui, in particolare, la rappresentazione è dedicata.
Sulla scena spoglia gli attori narrano le testimonianze dei prigionieri del campo di concentramento di Bolzano con spaventata e dolorosa intensità, senza retorica perché le storie come queste non hanno bisogno di enfasi, ma di voci, corpi, occhi per lasciare un segno. I destini, le tragedie dei protagonisti sono accompagnati dall’antico lamento, da preghiere e canti del popolo ebraico.
Le battute degli interpreti sono tratte da brani di lettere e messaggi dei prigionieri, le testimonianze e i ricordi di uno dei momenti più neri della nostra storia.
Afferma la regista, Valeria Freiberg: “Sull’Olocausto, sulla Shoah sembra che tutti concordino eppure in questi ultimi anni abbiamo scoperto che esistono i revisionisti, le persone che mettono in dubbio l’orrore accaduto in Europa durante l’ultimo conflitto mondiale. Appare davvero indispensabile analizzare i fatti in modo più obiettivo, richiamandosi a fonti e documenti. Tanto più in un’epoca come la nostra che vede il risveglio di nazionalismi e antisemitismo. Bisogna riflettere sugli eventi rifacendosi ai fatti”. Come diceva Primo Levi “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”.
Cl. Cos.