Massimo Romeo Piparo, patron de Il Sistina, è contento per il “ritorno a casa” del musical “The Full Monty”, di cui ha curato la produzione, l’adattamento e la regia.
Il musical già da quattro mesi è in giro per l’Italia, con teatri sold out e spettatrici scatenate per lo “spogliarello” dei protagonisti. “Ma lo spettacolo è per tutti, per le famiglie”, ci tengono a sottolineare regista ed attori.
Partecipata conferenza stampa nel foyer de Il Sistina nell’imminenza del debutto romano di giovedì 13 febbraio. Presente il cast al completo. I magnifici sei attori protagonisti (Paolo Conticini, Luca Ward, Gianni Fantoni, Jonis Bascir, Nicolas Vaporidis, Sebastiano Vinci) ma anche le interpreti femminili (Laura Di Mauro, Elisabetta Tulli, Valentina Gullace), A loro si affianca il nutrito ensemble. A Roma la musica sarà suonata dal vivo con una band diretta dal maestro Emanuele Friello.
Rispetto alla precedente edizione di sette anni fa, dei protagonisti del precedente cast c’è solo Fantoni, il “veterano” che assicura che “l’allestimento attuale è diverso dal precedente e molto più ricco”.
Nell’edizione italiana – del musical scritto da Terrence McNally con musiche di David Yazbeck – la storia è ambientata a Torino, città industriale per eccellenza, e racconta di un gruppo di operai licenziati da una grande fabbrica che decidono di affittare un teatro ed organizzare una serata di “spogliarello integrale” per sbarcare il lunario. I sei andranno fino in fondo, full monty per l’appunto.
Lo spogliarello sul palco è integrale ma le luci abbaglianti oscurano la visuale degli spettatori. Non manca l’entusiasmo della platea (soprattutto femminile) alle nudità dei sexy symbol Conticini e Ward. “Molti si ritrovano – dice Conticini -. Lo strip-tease è una liberazione con il pubblico che esplode in un boato da stadio”. Per Bascir “la forza di questo spettacolo è il gruppo. C’è una grandissima energia corale”.
Vaporidis ricorda come questo sia il suo debutto nel musical (e ci sta prendendo gusto).
“Lo spettacolo è divertente ma fa anche riflettere ed è – ricorda Piparo – di viva attualità, oggi più che mai, perché affronta i temi del lavoro, del licenziamento, della disoccupazione e della necessità di inventarsi qualche attività per tirare avanti”.
“Siamo molto orgogliosi di essere a Roma, nella nostra città, dove questo progetto è nato”, conclude Ward.
Il debutto si è tenuto ad ottobre scorso non a caso a Torino. Poi molteplici tappe nel Centro-Nord e dopo il mese romano (fino all’8 marzo) sono fissate date al Sud, in Puglia e Sicilia.
B. B.
QUI un breve video con il cast di “The Full Monty” alla conferenza stampa a Il Sistina
QUI la recensione di The Full Monty prima edizione 2013