“L’erba del vicino è sempre più verde”. La recensione della prima del 3 dicembre
In scena al Teatro Sala Umberto fino al 22 dicembre 2024
Carlo Buccirosso, con la sua commedia “L’erba del vicino è sempre più verde” (di cui è autore, regista e protagonista principale) dimostra ancora una volta di essere un maestro della comicità italiana.
Lo spettacolo, presentato a Roma al Teatro Sala Umberto, è un cocktail esplosivo che unisce l’ironia più scanzonata al brivido del giallo, creando un mix inaspettato e coinvolgente.
La storia vede un insoddisfatto funzionario di banca di nome Mario Martusciello alle prese con un cadavere, una moglie ingombrante, una serie di personaggi eccentrici ed un crescendo di colpi di scena.
Il protagonista, interpretato dallo stesso Buccirosso, è un personaggio complesso e sfaccettato, che l’attore napoletano incarna con maestria. La sua comicità, mai banale, si fonde perfettamente con la “drammaticità” della situazione, regalando al pubblico momenti di grande divertimento e di intensa emozione.
L’avventura ha inizio con Mario, in evidente stato confusionale, alle prese con un problema tutt’altro che ordinario: un cadavere avvolto nel tappeto sotto il letto accanto a una vetrata rotta e insanguinata. La scena, surreale e grottesca, è l’antipasto perfetto per una commedia all’italiana che mescola risate e suspense.
Un groviglio di bugie, sospetti e colpi di scena trascina Mario in un vortice di follia. Tra finti malori, gelosie parossistiche, tentativi di avvelenamento (l’erba del vicino per l’appunto) il pubblico è indotto a credere che il cadavere nel tappeto sia proprio quello della moglie del bancario confuso, ma la verità si rivelerà ben più oscura e inaspettata.
Buccirosso, con la sua scrittura acuta, delinea pure una serie di personaggi, ognuno con le proprie sfumature e contraddizioni: c’è uno strano rider che, alle consegne a domicilio, fa troppe domande; c’è un vicino ambiguo che cerca di spronare Mario a compiere un’azione di cui potrebbe pentirsi; c’è un’affascinante donna all’apparenza disponibile perché accetta le avances del bancario o forse no; c’è la moglie di lui con la sorella avvocato che non ha alcuna intenzione di farsi estromettere.
Questa commedia è una sorta di noir comico che reinventa i canoni del genere.
Uno spettacolo che sorprende e appassiona, grazie alla bravura del protagonista e del cast che lo affianca (composto da Fabrizio Miano che è anche aiuto regista, Maria Bolignano, Donatella de Felice, Peppe Miale, Fiorella Zullo, Elvira Zingone), alla scrittura brillante e alla regia sapiente.
Claudio Costantino