Auditorium Parco della Musica: “Around Zabriskie Point”, un viaggio psichedelico tra cinema e musica

“Around Zabriskie Point”. La recensione del concerto
Live al Teatro Studio Gianni Borgna dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone il 2 aprile 2025.

Il concerto “Around Zabriskie Point“, che si è svolto il 2 aprile al Teatro Studio Gianni Borgna dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, è stata un’esperienza davvero coinvolgente.

Ha saputo mescolare in modo affascinante il cinema “visionario” (nel senso di suggestioni visive) di Michelangelo Antonioni con sonorità psichedeliche che si rifanno all’insterstellar underground degli anni ‘60, portando il pubblico in un viaggio unico nel cuore di “Zabriskie Point“, il film cult di Antonioni.

Il momento clou della serata è stata la proiezione di una pellicola realizzata con preziosi spezzoni in Super 8, girati dallo stesso Antonioni e dai suoi collaboratori durante i sopralluoghi delle zone dove poi venne girato il celebre film. Queste immagini rappresentano un vero e proprio “road movie”, offrendo uno sguardo intimo e privilegiato sulla visione del maestro, sul suo approccio al cinema e sulla sua fascinazione per i paesaggi americani, da una vivace Las Vegas all’immensità del deserto.

Si percepisce, anche grazie alla grana del Super 8 e ai movimenti a volte incerti della camera, la “stoffa” del regista, la sua abilità nel catturare l’essenza di un luogo e di un momento, con un occhio particolare ai colori.

Enrica Fico Antonioni e Mauro Tiberi

A fare da sottofondo a questo flusso di immagini inedite, non c’è stata la colonna sonora originale del film, ma una reinterpretazione musicale curata da musicisti di grande talento: Mauro Tiberi (basso, contrabbasso e voce), Alex Marenga (chitarre ed elettronica), Gianluca Bacconi (piano e organo) e Sara Mendile (batteria), con la partecipazione “parlata” della moglie di Antonioni, Enrica Fico Antonioni.

La musica proposta si è rivelata un perfetto connubio tra psichedelia e atmosfere sonore che oscillavano tra il buio e il luminoso. L’ispirazione ai Pink Floyd, naturalmente presenti nel film originale, è stata chiara ma non pedissequa.

La band è riuscita a reinterpretare le suggestioni dei Pink Floyd (e non solo loro) in una chiave personale, mescolando elementi elettronici grazie anche alla versatilità del chitarrista Alessandro Marenga.

Un aspetto che ha davvero colpito durante la performance è stata la presenza di Enrica Fico Antonioni, che ha agito come “voce musicante”. Ha offerto una sorta di performance nella performance, recitando in un inglese impeccabile le trascrizioni dei testi dei giovani contestatori, proprio come si vede all’inizio del film.

La sua voce ha aggiunto un tocco unico al sound, creando un legame diretto con l’opera originale e mettendo in evidenza il contesto sociale e politico che ispirò Michelangelo Antonioni.

Alla fine di questo affascinante “road movie” girato in Super 8, abbiamo avuto l’opportunità di vedere alcune riprese preparatorie della famosa esplosione finale del film. Inserita nel contesto di un viaggio attraverso i luoghi e le emozioni che hanno ispirato Antonioni, quell’esplosione acquista un significato ancora più profondo, quasi come se fosse l’inevitabile conclusione di un percorso.

Gaetano Menna

Alcuni intensi momenti del concerto

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