Teatro Golden: machismo e sentimento

Carolina Crescentini

Sette ore per farti innamorare. La recensione
In scena al Teatro Golden fino al 10 novembre 2013

Giampaolo Morelli, nella veste di autore e protagonista di “Sette ore per farti innamorare” propone un interessante “romanzo-commedia” al Teatro Golden, accogliente ed originale spazio teatrale che vede il palcoscenico in posizione centrale alla platea. Una sorta di arena con i posti a sedere tutt’intorno, su tre lati. L’adattamento teatrale lo ha scritto assieme  a Gianluca Ansanelli che firma anche la regia.

La commedia è tratta dall’omonimo romanzo del popolare attore (Edizioni Piemme 2013) le cui copie si possono acquistare nel foyer. L’adattamento teatrale segue i ritmi della scrittura; quello proposto è infatti un teatro che racconta a flash, fatto di visione ma lasciando anche spazio all’immaginazione.

Una scenografia volutamente scarna (congeniale allo spazio teatrale), di volta in volta, sa essere efficacemente, senza nulla mutare (ma conservando gli oggetti nelle cassepanche  presenti) le abitazioni dei vari personaggi, la redazione di un giornale, la sala delle conferenze, la location di un premio giornalistico.

La narrazione procede ad episodi, raccontando la storia di un giornalista  rampante in procinto di sposarsi che scopre la fidanzata a letto con il caporedattore del suo  quotidiano. Un tradimento “vintage” – come commenta il suo amico fotoreporter – in epoca di corna scoperte in modo più moderno, tecnologico e sofisticato (ad esempio grazie a facebook e twitter). La scoperta porta il giornalista, in un colpo solo, a perdere fidanzata e lavoro. Costretto a lavorare in una rivista di fashion e trash per uomini macho (divertenti le copertine realizzate del magazine che vengono proiettate) incontra un’addestratrice alle tecniche di corteggiamento che insegna le tecniche di rimorchio per sedurre  e  portare una donna a letto in sole sette  ore. Il giornalista seguirà il corso con l’intenzione di riconquistare la donna amata.

Molto bravi gli attori in scena che caratterizzano i loro personaggi con grande ironia: oltre a Giampaolo Morelli (il giornalista cornuto), Carolina  Crescentini (la co-protagonista, anche lei volto popolare di tv e cinema, che abbiamo molto apprezzato  in “Boris”, qui nei panni dell’addestratrice), Chiara Ricci (l’ex da riconquistare), Stefano Fresi (il collega fotoreporter). In evidenza anche i contributi videoregistrati di Giorgio Colangeli e Miloud Mourad Benamara (il padre dell’addestratrice ed il suo infermiere straniero) che si collegano “via Skype”.

Commedia davvero piacevole ed esilarante, che affronta con ironia e verve il tema del tradimento, della seduzione e dell’innamoramento. Molto apprezzata dal pubblico che ha applaudito a lungo gli interpreti.

Claudio Costantino

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