“Rinaldo in campo”. La recensione della prima stampa del 27-12-11.
In scena al Teatro Sistina fino al 22 gennaio 2012
Ciò che più colpisce della nuova versione della commedia “Rinaldo in campo”, che ha debuttato in prima nazionale al Teatro Sistina di Roma, è la modernità del testo scritto da Garinei e Giovannini e allo stesso tempo l’attualizzazione scenica resa dal regista Massimo Romeo Piparo. Era il 1961 quando “Rinaldo” fu rappresentato per la prima volta al Sistina con un cast eccezionale che vedeva protagonisti Domenico Modugno, Delia Scala, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. La commedia celebrava all’epoca il centenario dell’Unità nazionale. Dopo cinquanta anni torna ad essere rappresentata in occasione della nuova ricorrenza.
Lo spettacolo, attraverso le vicende del brigante Rinaldo Dragonera e della nobile garibaldina Angelica, racconta l’impresa dei garibaldini, di tutti quei giovani, provenienti da regioni diverse, divisi nel dialetto parlato ma uniti dallo stesso spirito patriottico, che proclamarono l’Unità di Italia.
Dicevamo colpisce l’attualizzazione scenica della pièce. Sulle note del brano “La bandiera tricolore” – inneggiato con giusto patriottismo da un gruppo di garibaldini – scorrono molteplici immagini evocative: articoli della Costituzione italiana, titoli di quotidiani sulla crisi odierna, sul valore dell’unificazione, sulle mire secessionistiche della Padania che mirano la proclamata Unità e come sapiente contraltare le dichiarazioni del Presidente della Repubblica Napolitano (soprattutto in risalto la sua affermazione: “La Padanianon esiste”). È proprio la fotografia di Napolitano a suscitare il più caloroso applauso, un’autentica ovazione da parte del pubblico romano e del primo cittadino di Roma, Gianni Alemanno, presente in platea ad assistere alla commedia.
Ottime le prove dei protagonisti Fabio Troiano (Rinaldo) e Serena Autieri (Angelica) che assolutamente non sfigurano nel confronto con gli illustri predecessori (la già citata coppia Modugno-Scala e la coppia composta da Massimo Ranieri e Laura Saraceni, protagonisti di un allestimento del 1987 sempre al Teatro Sistina). Sono passionali, veementi, bravi sia nelle vesti di attori che di cantanti e ballerini. Al loro fianco eccezionali attori come Rodolfo Laganà (già presente nella versione di “Rinaldo” del 1987) ottimo nel rappresentare il brigante mani leste, un divertentissimo Gianni Ferreri nel ruolo del napoletano credulone Don Rosario e il duo comico siciliano Rosario Terranova e Giuseppe Sorgi che rivestono le parti di Pruronasu e Facciesantu (interpreti di uno dei momenti più scanzonati dello spettacolo mentre cantano con Troiano il famosissimo brano “Tre briganti e tre somari” in presenza di un vero asino sul palco).
Originale l’idea di far indossare anche allo staff del teatro le divise garibaldine, le camice rosse; uno spirito nazionalista, tricolore aleggia non solo sul palco ma anche nella platea e nel foyer del Sistina.
Monica Menna