Jesus Christ Superstar. La recensione della prima del 18 aprile 2014
In scena al Teatro Sistina fino all’1 giugno 2014
Il produttore, regista e direttore artistico del Teatro Sistina, Massimo Romeo Piparo ha inanellato alcuni grandi successi di pubblico e botteghino… pensiamo a Rugantino, My fair lady, The Full Monty; oltretutto ha realizzato un cartellone per l’attuale stagione teatrale del Sistina di grande popolarità. Ma Jesus Christ Superstar si preannuncia come l’appuntamento clou, che sbancherà e supererà i tanti record già raggiunti.
Non ne abbiamo dubbi avendo assistito alla prima nazionale dell’opera rock al Sistina, praticamente sold out, con gli spettatori letteralmente in visibilio, che hanno reso omaggio in piedi a Ted Neeley, il protagonista nel ruolo di Gesù, che hanno applaudito a lungo tutto il cast, che hanno fatto prolungate file per salutare, chiedere autografi e fare foto con i protagonisti. Se la prima è il termometro del successo, possiamo ben dire che siamo davanti all’evento teatrale dell’anno.
Piparo lavora a questo spettacolo da 20 anni, e ne ha realizzato tre diverse edizioni prima dell’attuale, di cui una memorabile, nell’anno del Giubileo, con nel cast Carl Anderson, scomparso dieci anni fa (il Giuda nero del celebre film del 1973, di Norman Jewison). Ora nel quarantennale del film e nel ventennale del suo allestimento italiano, ha costituito un cast strepitoso con la star Ted Neeley (proprio il Gesù “originale” del film),i Negrita a suonare e cantare live (ed è la prima volta che un gruppo rock viene totalmente coinvolto in un musical). Altri interpreti di eccezione sono Shel Shapiro (Caifa), Simona Molinari (Maria Maddalena), Pau dei Negrita (Ponzio Pilato); e ancora Paride Acacia (Hannas), Emiliano Geppetti (Simone). Ed è una vera scoperta Feysal Bonciani che interpreta Giuda, selezionato attraverso un casting che ha visto 500 candidati.
La trama e le musiche sono note. Si racconta l’ultima settimana della vita di Gesù (l’ingresso a Gerusalemme, il processo, la condanna a morte e la crocifissione) narrate dalla prospettiva originale di Giuda, che ha un ruolo di rilievo nell’opera rock, quasi un alter ego. Le musiche sono state suonate dal vivo da un’orchestra di 12 elementi diretti da Emanuele Friello e dai Negrita, con in evidenza le chitarredi Drigo e Cesare “Mac”. E poi sul palcoscenico 24 tra ballerini, acrobati, trampolieri, mangiafuoco, con le coreografie di Roberto Croce
E’ stata ottima la performance di tutti i componenti del cast, ma sorprendente quella di Ted Neeley che, dopo più di quarant’anni, ha una vocalità ed un carisma davvero straordinari ed unici.
L’opera rok è proposta in lingua originale. Vengono proiettati sui veli di tulle immagini e passi dei Vangeli. Scorrono immagini anche della storia più recente dell’umanità, a ricordarci come il messaggio di pace di Gesù sia di vivissima attualità. Grandissima grinta musicale, grandissimo movimento sul palco, con aspetti anche circensi, ma soprattutto grandissime interpretazioni musicali, indubbiamente non facili; come quella di Shapiro che deve cantare con note più basse del solito, con Molinari che è una dolcissima Maddalena, e Pau un enigmatico Ponzio Pilato.
Su facebook Ted Neeley sta commentando questa esperienza incredibile e il successo straordinario che sta ricevendo al Sistina. La domenica pasquale ha scritto: “Buona Pasqua da Roma a tutti. Possa questo giorno portare la pace nel mondo. Non posso credere che mi trovo in questa magnifica città proprio a Pasqua! Non potrei essere più grato per questa incredibile opportunità”.
Brunella Brienza