La compagnia con il regista Fabrizio Bancale (al centro)
“Atletico Minaccia Football Club”. La recensione
In scena al Teatro de’ Servi fino al 31 maggio 2015
Vanni Cascione – l’allenatore dell’entroterra napoletano che vuole emulare il suo mito José Mourinho – resta in panchina, o meglio, in sdraio a Mondragone, tra zanzare e munnezza, in attesa di una chiamata che tarda a venire. “Atletico Minaccia Football Club” – travolgente commedia diretta da Fabrizio Bancale, in scena al Teatro de’ Servi – racconta il calcio dei gironi minori, dove girano pochi soldi e tanti sogni. La pièce è tratta dall’omonimo libro di Marco Marsullo (uscito due anni fa per Einaudi).
Il Mourinho di Mondragone (Stefano Sarcinelli) finalmente viene assoldato da un arruffato direttore sportivo (il bravo Gigi Savoia), anche lui squattrinato, per allenare la squadra acquistata dal titolare del “Mobilificio Baffone”. In scena pure la burbera e sciatta moglie di Cascione e l’intraprendente escort russa compagna del direttore sportivo (entrambe interpretate dall’eclettica Barbara Begala). C’è poi la figlia adolescente dell’allenatore (Valentina Di Leva) che, di calcio, ne capisce più del padre e saprà dargli le dritte decisive per rimontare la classifica.
Efficace l’escamotage del velo di tulle su cui proiettare foto e filmati. Agli spettatori permette di conoscere i volti dei vari calciatori della scalcinata armata Brancaleone dell’Atletico; quindi i video, tra cui quello che mostra Cascione in viaggio , da Mondragone verso la nuova avventura calcistica e quelli delle appassionanti telecronache delle partite.
Sarcinelli dà davvero corpo e anima ad uno sfigato e simpatico allenatore nel pallone che è innamorato del suo lavoro; a suo modo anche coraggioso e pronto ad opporsi alle minacce di camorra. Un esilarante personaggio sulla scia di quelli di film di cassetta del passato (interpretati da Banfi, Buzzanca, Sordi, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia…). «Io e Mourinho eravamo colleghi – dice Cascione rivolgendosi alla platea – Diciamo che se ci fosse stato un sindacato degli allenatori saremmo stati rappresentati dalla stessa sigla. Eravamo anche coetanei, solo che lui era nato a Setúbal da padre allenatore, mentre io avevo visto i natali a Torre Annunziata, da padre arrotino». Anche Magia si farà coinvolgere nell’avventura del calcio d’eccellenza, fino alla partita decisiva per la promozione…
I quattro interpreti di “Atletico Minaccia Football Club” insomma danno vita ad una deliziosa commedia sul calcio ruspante, che è passione pura.
Brunella Brienza