“Tap Dogs”. La recensione della prima del 30 gennaio 2012
In scena al Teatro Olimpico fino al 4 febbraio
“Tap Dogs”, spettacolo di danza in scena al Teatro Olimpico fino al 4 febbraio, è davvero originale ed entusiasmante. Ideato dal coreografo Dein Perry prevede sei ballerini di tip tap acrobatico che si muovono in sincrono.
Non hanno bisogno di musica, bastano le loro scarpe a scandire il ritmo. Solo nei momenti di maggiore intensità si aggiungono i suoni di batterie, percussioni e vibrafono di due belle e focose ragazze drummer.
C’è anche un ballerino posizionato sull’impalcatura che balla a testa in giù. Gli spettatori in prima fila sono stati dotati di impermeabili perché uno dei momenti più intensi è quello del ballo con l’acqua, che schizza copiosa in platea… Dancing in the rain: si attutisce il suono nelle pozzanghere ma non si perde l’energia.
In platea, c’è anche la giovane coppia del fortunato programma di Raiuno “Ballando sotto le stelle” composta dall attore e cantante argentino Andrés Gil e dalla ballerina ucraina Anastasia Kuzmina. L’idolo delle ragazzine appassionate de “Il mondo di Patty” si concede volentieri a autografi e foto con i fans e si spella le mani per applaudire i ballerini australiani.
Lo show non risponde al nostro immaginario dell’Australia, da cui proviene. Muscolare, sa di sudore operaio, ricorda più l’America di Detroit, delle grandi fabbriche; diventa una danza urbana che prende i ritmi metropolitani delle periferie. In realtà si ispira alle fabbriche a nord di Sydney.
Fradici, sudati, distrutti i ballerini danno tutte le loro energie. Il buon vecchio tip tap degli anni Trenta di Fred Astaire e Ginger Rogers acquista una nuova, appassionante dimensione. Si danza su pedane o arrampicati su tubi innocenti; si balla al ritmo delle saldatrici… tip tap e scintille di fuoco.
Carla Pillitu