“Kinky Boots”. La recensione della prima del 23 gennaio 2020.
In scena al Teatro Brancaccio fino al 26 gennaio.
Sono arrivate al Teatro Brancaccio le drag queen di “Kinky Boots” con i loro scintillanti stivali. Un musical che diverte e avvince la platea. Gli spettatori, autorizzati dallo stesso regista, Claudio Insegno, fanno foto e video con i cellulari, perché questo show è una grande festa da raccontare poi sui social.
Il musical si è ispirato al film del 2005, diretto da Julian Jarrold, con protagonisti Joel Edgerton e Chiwetel Ejiofor, che a sua volta ha preso ispirazione da una storia vera (quella di Steve Patenam). Con i testi di Harvey Fierstein e le musiche di Cyndi Lauper, ha spopolato a Brodway ed al West End di Londra. Grande successo sta riscuotendo ora la versione italiana del musical, con un cast straordinario di attori e performer.
Il racconto è quella di Charlie Price (Marco Stabile) che eredita, dopo la morte del padre (interpretato da Roberto Rossetti), una fabbrica di scarpe da uomo di North Hampton, che però è sull’orlo del fallimento.
Decisivo sarà l’incontro con Lola/Simon (Stan Believe) e le altre drag queen di un fumoso club londinese, che lo spingeranno a produrre stivali da donna vivacissimi e colorati, però più forti e robusti perché pensati per essere indossati da uomini. Boots per affermate o aspiranti drag queen che verranno consacrati a Milano, capitale della moda internazionale, con tanto di sfilata finale in passerella.
In evidenza i due protagonist, con Believe che è un’autentica rivelazione e si è imposto nelle selezioni del cast. Certo il suo italiano non è perfetto, ma la presenza scenica e la simpatia che trasmette al suo personaggio è davvero unica.
Straordinari i costumi di Lella Diaz e coinvolgente la colonna sonora, suonata rigorosamente dal vivo, però con l’orchestra – guidata dal maestro Marco Longo – ubicata in una buca coperta e quindi completamente nascosta dalla vista.
Una sottolineatura per le angels che affiancano Lola, che ballano sensuali e si muovono sul palco come esperte modelle, sfoggiando i loro abbaglianti stivali che sono – come dice Lola – “ottanta centimetri di puro sesso”.
Scatenata la platea nel finale, con le angels in platea e gli spettatori che ballano con il cast.
Brunella Brienza